Progetti pilota
La fase di implementazione del Parco Italia si concentra principalmente sui progetti pilota, in particolare sull'istituzione di nuove foreste e sulle connessioni ecologiche tra aree naturali e seminaturali.
Mappa progetti pilota
Progetti pilota
Nella fase di implementazione, da Aprile 2023, Parco Italia ha messo a dimora più di 15.000 alberi e arbusti, con l’obiettivo di incrementare il numero complessivo di altre 25.000 piante entro la fine del 2023.
Per individuare le aree idonee al progetto e superare le criticità legate alla disponibilità dei terreni, soprattutto di proprietà pubblica, abbiamo adottato un approccio multicriterio. Tuttavia, il primo passo fondamentale è stato creare una rete di competenze e persone a livello locale, composta da amministratori, tecnici e semplici cittadini. Attraverso questa rete e promuovendo processi partecipativi, abbiamo identificato le migliori modalità di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti, anche dopo la conclusione del progetto.
Attraverso un'analisi del territorio su vasta scala, abbiamo individuato delle aree prioritarie con alto valore ecologico, culturale e ricreativo da cui partire per interventi di rigenerazione, ripristino e riduzione della frammentazione ecologica. Queste aree sono state messe a sistema con altre aree ad alta priorità, individuate in base al loro contributo. Successivamente, abbiamo sovrapposto queste aree con la banca dati dei terreni disponibili, prodotta dal team di Parco Italia e costantemente aggiornata, al fine di identificare le possibili aree di intervento.
La progettazione, la realizzazione e il monitoraggio degli impianti sono affidati a tecnici forestali e liberi professionisti locali con comprovata esperienza e selezionati tramite incarichi specifici. La scelta delle specie e dei sesti di impianto è valutata in base alle caratteristiche dei terreni, alla localizzazione delle aree e agli obiettivi dell'impianto, privilegiando sempre il criterio della diversità delle specie e della coesistenza tra specie arboree ed arbustive autoctone.
Metodologia di monitoraggio
Dopo la messa a dimora degli alberi nei progetti pilota, questi saranno soggetti a un monitoraggio periodico, utilizzando una metodologia standard in tutti i siti. La sopravvivenza di tutti gli alberi sarà monitorata tramite sopralluoghi sui siti di piantagione ogni 6 mesi, mentre la crescita degli alberi sarà misurata ogni anno su un 10% delle piante mediante il monitoraggio del diametro del fusto, dell'altezza totale dell'albero e del raggio della chioma. Il processo di valutazione includerà anche la misurazione degli obiettivi legati ai servizi ecosistemici, come il sequestro di CO2, la rimozione dell'inquinamento da PM10, la qualità dell'habitat, il raffreddamento termico, le ore uomo da considerare per la manutenzione, e l'eventuale uso ricreativo dei siti.